Riccione racconta l’arte di Ligabue
Cesare Zavattini, regista, sceneggiatore, scrittore, giornalista, nonché disegnatore e pittore, già negli anni ’50 si è avvicinato all’arte di Ligabue. Memorabile è la sua monografia Ligabue, un testo poetico, edito da Franco Maria Ricci nel 1968. Non mancano poi le ‘prove’ di un interesse di Zavattini verso Ligabue anche sul piano cinematografico. Idealmente, dunque, Cesare Zavattini può essere considerato il “regista” di questa esposizione dal titolo “Ligabue. “Toni” e la sua arte nel racconto di Cesare Zavattini”. Circa ottanta le opere di Antonio Ligabue, tra dipinti, disegni e sculture, che ripercorrono le tappe fondamentali della sua vicenda umana ed artistica, dagli esordi fino agli ultimi anni di vita. Nell’ampia antologica, divisa per sezioni tematiche, non possono mancare i soggetti prediletti da Ligabue, tra i quali gli autoritratti dallo sguardo sempre carico di nuove intense inflessioni psicologiche e le raffigurazioni del mondo animale, nella sua ferocia primordiale. Immagini che catturano e incantano con la loro forza cromatica e l’apparente semplicità ma che, in realtà, paiono sottendere una complessità di rimandi culturali, di citazioni stilistiche e di contaminazioni con le varie arti visive, come il cinema e l’illustrazione.
Ligabue. “Toni” e la sua arte nel racconto di Cesare Zavattini 11 luglio – 31 agosto 2013 Riccione – Galleria d’arte moderna e contemporanea Villa Franceschi |
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