Da Parigi a Genova, in mostra a Palazzo Ducale il genio di Picasso

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PICASSO. CAPOLAVORI DAL MUSEO PICASSO, PARIGI

Rimarranno esposti in mostra al Palazzo Ducale di Genova fino al prossimo 6 maggio 2018. Oltre cinquanta tele del geniale Pablo, provenienti dal Museo Picasso di Parigi, sono esposte in un percorso che riassume i vari periodi e i vari stili del grande artista, a partire dagli inizi del secolo scorso fino ad arrivare agli anni Settanta.

Quasi un quinto dei capolavori conservati al Museo Picasso di Parigi, sono approdati in mostra al Palazzo Ducale di Genova, per condurci attraverso un percorso che arriva a toccare le corde più intime dell’artista, portandoci nei luoghi che l’hanno ispirato.

Dagli studi preparatori del 1907 per le Demoiselles d’Avignon fino alle opere tardive degli anni ’70, l’esposizione “PICASSO. CAPOLAVORI DAL MUSEO PICASSO, PARIGI” ripercorre oltre mezzo secolo di sperimentazioni.
Una serie du opere che mostrano una grande potenza rivelatrice: permettono di contemplare l’artista al lavoro ma, soprattutto, permettono di capire ciò che l’artista stesso ha scelto di mostrare e ciò che di proposito ha tenuto segreto.
Il famosissimo fotografo Brassaï paragona i quadri che Picasso appende alle pareti a una “riunione delle opere della stessa covata raggruppate come per un ritratto di famiglia”. Ancora Brassaï ricorda la sorpresa con cui nel 1932, dopo aver conosciuto l’artista, scopre l’atelier al 23 di Rue La Boétie, che definisce un “bazar”. In mezzo a tanto disordine c’è una costante: Picasso, l’“accumulatore”, agisce anche da autentico conservatore museale; ogni atelier è occasione di un nuovo allestimento, in cui le sue opere dialogano con i quadri che colleziona, di maestri antichi o contemporanei. Nei suoi atelier il maestro spagnolo dispone, sposta, riunisce, esattamente al contrario del museo immaginario di André Malraux, che è “necessariamente un luogo mentale”. In tutti i luoghi della sua vita, Picasso si è comportato con le sue opere come un vero collezionista. I lavori esposti alla mostra “PICASSO. CAPOLAVORI DAL MUSEO PICASSO, PARIGI” hanno ornato i muri delle sue case, popolato i suoi atelier, lo hanno seguito in tutti i suoi spostamenti. E costituiscono un vero laboratorio di forme, che l’artista guarda continuamente e di cui si nutre quotidianamente.
A prescindere dalla tecnica, dai materiali o dal soggetto, tutte le sperimentazioni di Picasso possono essere interpretate come i l risultato di una ricerca unica: quella di un artista che non smette mai di rivelare i misteri della creazione e di raccontare la pittura in sé. E anche quando appende quadri, Picasso crea non solo oggetti, ma luoghi che diventano, agli occhi di fotografi come Brassaï, vere e proprie composizioni artistiche.
Il rapporto di Pablo Picasso con la pittura oscilla, per tutto il Novecento, tra la propria perizia tecnica e i continui dubbi nei confronti della sua stessa arte. Il percorso della mostra “PICASSO. CAPOLAVORI DAL MUSEO PICASSO, PARIGI”, tematico e cronologico, approfondisce e illustra in dieci sezioni la creatività del grande artista: i suoi quadri divengono i personaggi di un immenso teatro che illumina, da tanti punti di vista, alcuni importanti principi della sua creazione, dei suoi dubbi, che lo stesso Picasso riassume, dieci anni prima della sua morte, così: «La pittura è più forte di me, mi fa fare quello che lei vuole».