A Conegliano il Cinquecento è inquieto

Cinquecento inquieto

Cinquecento inquieto

Cinquecento inquieto

Cinquecento inquieto

Cinquecento inquieto

Bescacin 018

La mostra, Un Cinquecento inquieto. Da Cima da Conegliano al rogo di Riccardo Perucolo racconta, valorizza e promuove l’importanza della pittura del primo cinquecento coneglianese e degli immediati dintorni nella storia dell’arte italiana. Si trattò di un luogo periodo particolarmente inquieto: Conegliano, centro di cultura, di incontri e convergenze, di personalità importanti e presenze “riformate”, luogo di dispute e tensioni religiose che influenzarono l’arte di chi vi soggiornò, alla quale questa mostra vuole ridare spazio e visibilità a livello nazionale ed internazionale. Un Cinquecento inquieto. Da Cima da Conegliano al rogo di Riccardo Perucolo vuole riprodurre il viaggio affascinante tra la dolcezza del paesaggio e il ricordo palpitante dell’avventura dell’eresia attraverso le sue opere d’arte, i dipinti di ufficiale e pubblica devozione e le opere più sommesse e private. Palazzo Sarcinelli ospita, oltre agli affreschi del palazzo realizzati da Riccardo Perucolo, circa 35 opere, di cui 25 in mostra (più oggetti, documenti, libri ed incisioni di Albrecht Dürer) e circa una decina distribuite tra Conegliano e dintorni. Un itinerario tematico che ha come fulcro Palazzo Sarcinelli, ma coinvolge l’intero territorio in una suggestiva scoperta della Marca trevigiana. Tra i pittori, oltre a Cima, Francesco Beccaruzzi, Marco Basaiti, Ludovico Fiumicelli, Sebastiano Florigerio, Paris Bordon, Giovanni Antonio Pordenone, Francesco da Milano, Giovanni Agostino da Lodi, Antonio Solario, Andrea Previtali, Palma il Vecchio, Giovanni e Bernardino da Asola, Girolamo Denti, Giampietro Silvio, Pomponio Amalteo, Riccardo Perucolo.