“AMORE E PSICHE. La Favola dell’anima“. Una mostra che approfondisce la favola di Apuleio grazie a capolavori archeologici della Magna Grecia e dell’arte romana, per arrivare a Tiepolo, Tintoretto, Auguste Rodin, Salvador Dalì. Una particolare attenzione va posta sul simbolo della mostra, il gesso di “Amore e Psiche” di Antonio Canova, che costituisce il modello per la realizzazione delle note sculture conservate al Louvre di Parigi e all’Hermitage di San Pietroburgo. L’opera rappresenta una riflessione filosofica sul concetto di anima espresso dalla farfalla che Psiche appoggia sulle mani di Amore; il modellato ricorda l’idealità formale delle sculture antiche che Canova riesce a rendere moderne nell’ideazione e nell’iconografia. “Amore e Psiche. La favola dell’anima” si basa sull’interpretazione del mito in chiave neoplatonica che venne data nell’Umanesimo, per la quale l’errore di Psiche consiste nel ritenere il divino come una realtà tangibile e verificabile con i sensi, mentre è solo il cuore che può percepirne pienamente la presenza. “AMORE E PSICHE. La Favola dell’anima“.
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